Il S.I.C. “Lago Pozzillo”
7 Dicembre 2019Il panorama ci offre questo spettacolo meraviglioso, frutto del titanico scontro tra la placca africana e quella europea. È possibile osservare la dorsale montuosa di Monte Salici, dove quest'ultimo ne rappresenta la cima più prominente con i suoi 1.242m sul livello del mare.
L'intera catena montuosa è costituita per la sua totalità dall'Unità Tettonica di Monte Salici, qui rappresentata dal Flysch Numidico, avente un'età ascrivibile tra l'Oligocene superiore (~ 23 milioni di anni) e ed il Miocene inferiore (~ 20 milioni di anni).
Questa formazione geologica denominata flysch è il risultato della deposizione di sedimenti torbiditici. Le torbiditi sono sedimenti clastici, tipicamente di mare profondo (sia terrigeni che carbonatici). Sono prodotte dalla deposizione di sedimenti ad opera di correnti o frane sottomarine ricche di materiale in sospensione e notevolmente più dense della massa d'acqua in cui si muovono, definite “correnti di torbida”. Di conseguenza questa Formazione per la sua origine “Torbiditica”, si caratterizza attraverso variazioni litologiche e geometriche notevoli, che unitamente agli effetti di intensa attività tettonica, la rendono estremamente caotica e frammentaria. Nonostante ciò, il Flysch Numidico di Monte Salici denota una certa regolarità strutturale che riconduce ad una grande monoclinale, vergente a Sud (esposizione degli strati rocciosi), che abbraccia l'intero gruppo montuoso di Monte Salici.
Le litofacies (insieme dei caratteri fisico-chimici di una roccia sedimentaria che consentono di indicarne l'aspetto litologico e di ricostruirne l'ambiente di sedimentazione) fondamentali del Flysch Numidico sono date da terreni prevalentemente argillosi ed arenacei in successione irregolare nell'assetto locale. Le argille sono pressoché pure dal punto di vista mineralogico, si presentano brune in superficie, grigio-piombo al taglio fresco e scagliettate per via del carico tettonico subito. Talvolta sono ricche di concrezioni e sferoidi limonitici a desquamazione concentrica e talora con bande sabbiose giallo-ocra. Le arenarie sono quarzareniti gialle o biancastre, a volte friabili, costituiti al 90% da quarzo in granuli arrotondati e malclassati. I granuli sono legati da una matrice quarzosa o da cemento debolmente calcareo. Le quarzareniti si presentano sotto forma di potenti banconi decametrici, ma anche, come risulta nell'area di interesse, in strati di ordini decimetrico in alternanza ad argille. In genere si trovano nelle parti sommitali dei rilievi e hanno uno sviluppo orizzontale lenticolare.
Dal punto di vista strutturale, la dorsale montuosa costituisce una scaglia tettonica, che presenta un contatto tettonico a basso angolo localizzato nella porzione basale della catena montuosa (linea tratteggiata con triangoli in figura b-c). Inoltre è possibile notare, a diverse scale di osservazione, come l'alternanza di questo multistrato litologico sia ritagliato da faglie e fratture di dimensioni differenti (linee bianche in figure b; line nere in figura c; architettura strutture tettoniche in figura e,f).
Dedicato alla memoria di Arturo La Bruna.
Geologo Regalbutese che studiò con grande passione il settore di Monte Salici.
Relazione del Geologo Vincenzo La Bruna